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Uno dei più alti significati dell’esistenza umana è lasciarsi la vita alle spalle. Questo è vero per le persone di tutto il mondo. Una famiglia, un bambino – cosa potrebbe essere più importante. Ma cosa fare se tutto ciò è un problema? Allora le innovazioni mediche possono essere utilizzate. FIVET, maternità surrogata, donazione permettono di avere figli anche con patologie riproduttive complesse. 

L’utilizzo della FIVET, maternità surrogata  e di altre tecniche riproduttive ha permesso a molte famiglie in lotta contro l’infertilità di diventare genitori. Un’altra tecnica è la donazione di ovuli, che è efficace se la futura madre ha problemi con i propri ovociti. Ma come funziona? Gli esperti del Feskov Human Reproductive Group spiegheranno la procedura in dettaglio.

Ogni caso di maternità surrogata è veramente unico. Una varietà di professionisti assicura un processo di successo e un rappresentante legale esperto dovrebbe essere tra questi. 

L’equipe del Feskov Human Reproductive Group consiste non solo dai medici esperti di tutte le discipline, embriologi, tecnici di laboratorio, infermieri, amministratori e consulenti, ma anche rappresentanti legali qualificati. 

La crisi da COVID-19 sta colpendo tutti i settori dell’attività umana. La medicina riproduttiva, in particolare la maternità surrogata non è stata risparmiata. Nella primavera del 2020, durante il periodo di quarantena, l’Ucraina si è trovata nel mezzo di uno scandalo internazionale legato a tale metodo di Tecnologia di Riproduzione Assistita.

Al giorno d’oggi, avere un bambino dopo i 35 anni non è più una sorpresa. Tuttavia, le donne moderne partoriscono con successo bambini anche all’età di 40-50 anni! Naturalmente, il ticchettio dell’orologio biologico non può essere annullato. 

La vita di qualsiasi uomo può raggiungere un giorno un momento decisivo quando scopre che sta per diventare padre. È normalissimo provare una gamma di emozioni, dalla gioia sfrenata al terrore assoluto 

Il processo naturale di concepire un bambino non è più un segreto da tantissimo tempo. Tuttavia, non è così semplice a livello micro cellulare. La cellula riproduttiva maschile è uno spermatozoo delle dimensioni fino a 50 µm e, dopo aver eiaculato nella vagina della donna, deve percorrere un percorso ben lungo vale a dire decine di migliaia di volte delle sue dimensioni, superare tutti gli ostacoli e poi sfondare tutte le membrane dell’ovocita per fondersi con esso.

La fibrosi cistica è una malattia ereditaria ed è pericolosa per vita. Le persone che ne soffrono di solito vivono una vita più breve rispetto alle persone sane. Poco più di 60 anni fa, i bambini con diagnosi di fibrosi cistica morivano prima di raggiungere l’età della scuola materna. 

Il protocollo di fecondazione in vitro è una procedura complicata a più livelli la cui efficacia è dovuta a diversi fattori. Anche se il primo bambino in provetta è nato nel 1978 e la tecnologia riproduttiva ha fatto grandi passi avanti, nessuno garantisce il successo al primo tentativo, anche tutt’ora.