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Siccome il numero di coppie che fanno fatica ad avere figli aumenta ogni anno, i servizi delle donatrici di ovociti sono sempre più richiesti e le offerte non sono sempre disponibili in tutti i Paesi. Fino ad ora in molti paesi le tecnologie di riproduzione assistita sono vietate oppure l’accesso ad esse è limitato. Alcuni paesi vietano la donazione o obbligano le coppie che hanno usato questo servizio a fornire tutte le informazioni sulla donatrice alla prima richiesta del figlio una volta compiuti i 18 anni. Non dappertutto le donatrici possono contare su una retribuzione. In Gran Bretagna, Grecia e Canada, esse ricevono un piccolo compenso per le spese sostenute. Nei paesi in cui la donazione commerciale è permessa, i futuri genitori affrontano problemi del tipo: “L’agenzia di donazione di ovociti vicino a me stabilisce prezzi troppo alti, offrendo un numero limitato di ovociti da una donatrice che non conosco. E non c’è nessuna garanzia di successo dell’operazione”.

Il problema dell’infertilità ogni anno colpisce sempre più coppie. Non perdendo la speranza di partorire un figlio, centinaia di migliaia di coppie si rivolgono ai servizi di donazione di ovociti. Quando le coppie provano a risolvere un problema di infertilità e cercano “donazione nelle vicinanze”, non prendono in considerazione che non in tutti i paesi la donazione è legale. In alcuni paesi solo i cittadini possono usare questo servizio (l’India, ad esempio) o solo le coppie eterosessuali sposate ufficialmente.

Esistono persone che per tutta la loro vita hanno dichiarato più volte di non volere figli, ma che superati i quarant’anni sentono l’esigenza di diventare genitori, ma che, per sfortuna, gli viene diagnosticata l’infertilità.

Secondo le statistiche, ci sono circa 48,5 milioni di coppie infertili nel mondo e circa 40 milioni di donne con diagnosi di infertilità. Questi numeri mostrano quanto sia acuto questo problema oggi.